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A volte la marca da bollo sarebbe evitabile. Basterebbe che l’Amministrazione Pubblica conoscesse il problema.

tesserino funghi regione MarcheL’imposta di bollo è una Legge dello Stato e la mia educazione morale mi impone di rispettare la Legge e chiedere che venga applicata equamente, anche se la ritengo ingiusta.

Questo non significa che non si possano adottare comportamenti con cui eludere l’imposta, cioè comportarsi in modo che non si sia soggetti all’imposta.

Nel caso specifico della marca da bollo, imposta statale, noi cittadini siamo piuttosto inermi e sottoposti alla legislazione, dato che se un documento è richiesto in bollo l’unica cosa che possiamo considerare è se questo documento ci sia davvero necessario e nel caso rinunciarvi.

Ma le amministrazioni intermedie, regionali, provinciali e comunali potrebbero adottare gli atti in modo da far risparmiare al cittadino le imposte di bollo. Basterebbe che fossero a conoscenza del problema e considerassero la possibilità di far risparmiare i loro contribuenti.

Mi spiego meglio con un esempio pratico: il tesserino per la raccolta funghi.

Da qualche anno per poter andare nei boschi a raccogliere funghi è necessario ottenere un ‘tesserino’ per essere autorizzati alla raccolta.

La normativa demanda alle Regioni l’applicazione della norma e ci sono quindi delle diversità da regione a regione, ma generalmente il tesserino è richiesto per cercare i funghi fuori dal proprio comune di residenza.

Un tesserino comporta una registrazione presso l’ufficio comunale e quindi un numero progressivo di registrazione.

In questo modo la richiesta per il tesserino per i funghi è soggetto ad una marca da bollo da € 14,62 oltre al dovuto versamento della tassa prevista.

Per fortuna la Regione Toscana ed altre regioni hanno pensato bene di applicare la normativa in maniera differente.

Infatti il pagamento della tassa per la raccolta dei funghi viene pagato con bollettino postale.

In Toscana il tesserino è sostituito dal semplice possesso della ricevuta di versamento postale.

In effetti sulla ricevuta di versamento ci sono già il nostro nome e cognome e codice fiscale, cioè i dati necessari al nostro riconoscimento in abbinamento ad un documento di identità. Il tesserino classico non aggiunge nulla.

Non essendoci più registrazione e numero progressivo cessa l’applicabilità della normativa sull’imposta di bollo ed i fungaioli toscani non devono pagare nessuna marca da bollo per andare in cerca di porcini. Inoltre c’è un evidente snellimento delle pratiche burocratiche, un risparmio di lavoro per l’amministrazione pubblica che  giova di riflesso anche a chi non va per i boschi.

Questo esempio oltre ad evidenziare una disparità di trattamento dei cittadini italiani dimostra quanto sia importante far conoscere la nostra insofferenza per la marca da bollo alla classe politica perchè possa adottare semplici provvedimenti per abbassare la pressione fiscale.

A volte la marca da bollo sarebbe evitabile. Basterebbe che l’Amministrazione Pubblica conoscesse il problema. ultima modifica: 2011-05-28T19:02:50+02:00 da admin

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