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L’effetto Monti e la consapevolezza del bollo sul conto corrente

Le tante disposizioni del Decreto ‘salva-italia’ del Governo Monti hanno creato un po’ di panico nei contribuenti.

E’ vero che ci sono tanti  provvedimenti che andranno a pescare soldi nelle tasche degli italiani, ma per esempio nel caso dell’imposta di bollo sui conti correnti ha portato addirittura a delle condizioni migliori.

Se prendiamo il classico conto corrente per la gestione familiare, quindi non associato ad un conto titoli (che la maggioranza dei correntisti non ha mai aperto) non ci sono aumenti dell’imposta di bollo, che è rimasta invariata per le persone fisiche.

Per i conti correnti intestati alle persone giuridiche l’imposta di bollo è passata da € 73,80 a € 100,00, un aumento comunque sostenibile.

Ma per quanto riguarda le persone fisiche, il classico conto per pagare le bollette delle utenze, per prelevare con il bancomat e raramente con assegno, per accreditare la busta paga, quello che hanno la maggioranza delle famiglie italiane, non solo non è variata l’imposta di bollo che è rimasta ferma a € 34,20 annuali, ma adesso è prevista anche l’esenzione per i conti correnti con giacenza media inferiore a 5.000 euro.

Nessun aumento quindi, ma anche una possibile agevolazione, eppure adesso si registra tanta attenzione verso un costo che finora è passato sotto silenzio e tutti hanno pagato senza fiatare.

Quei 34,20 euro che finora hanno attratto l’attenzione di pochissimi correntisti e su cui nessuno prima della nascita di questo sito ha pensato di protestare, adesso sembrano non essere più tollerabili.

Questo panico da effetto Monti ha creato un grande interesse verso il conto corrente bancario senza bollo. A parte promozioni limitate nel tempo al momento l’unico conto corrente senza imposta di bollo è quello di IngDirect, il conto arancio che in questo primo mese del 2012 ha registrato interesse ed una vera impennata di aperture.

IngDirect ha diffuso a proposito un comunicato stampa in cui dichiara che non solo l’imposta di bollo una tantum per l’apertura del conto deposito arancio sarà ancora a carico di IngDirect, ma anche per i conti correnti intestati a persone fisiche con giacenza media annua superiore a 5.000 € l’imposta di bollo sull’estratto conto (che rimane come prima pari a 34,20 € annui) verranno sostenuti da ING DIRECT.

Questa precisazione, di fatto inutile, è stata promulgata proprio perchè i consumatori sono alla affannata ricerca di risposte sull’applicazione dell’imposta di bollo.

Inutile per il conto deposito, perchè non essendo cambiato nulla nessuno pensava che IngDirect smettesse di accollarsela.

Inutile per il conto corrente arancio perchè adesso le spese per IngDirect sono addirittura diminuite. Infatti per il rimborso dell’imposta di bollo IngDirect ha come condizione il mantenimento di un saldo medio trimestrale di almeno 3.000€. Ma con questo saldo minimo si resta al di sotto della soglia di esenzione, perciò mentre prima IngDirect sosteneva effettivamente un costo per accollarsi il peso dell’imposta di bollo, su queste cifre il conto rientra nell’esenzione ed IngDirect non sostiene costi.

Per i conti con un saldo più alto non variano i costi per la banca di Amsterdam.

Quindi con il suo comunicato stampa IngDirect fa passare per un azione concreta verso i suoi clienti una situazione di fatto immutata.

Sono i clienti invece che adesso pongono particolare attenzione all’imposta di bollo, che per alcuni adesso sembra insostenibile, ma che è sempre esistita.

Per conoscere la differenza tra conto arancio e conto corrente arancio può essere utile leggere l’articolo sul sito ClientiEsperti  dal titolo La differenza tra Conto Arancio e Conto Corrente Arancio .

L’effetto Monti e la consapevolezza del bollo sul conto corrente ultima modifica: 2012-02-07T23:30:47+01:00 da admin

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