Passaggio di proprietà: i bolli incidono per quasi la metà dell’intero importo speso.
In questi giorni mi occupo del passaggio di proprietà di uno scooter 125 .
L’agenzia pratiche auto mi ha chiesto 180 euro per fare il passaggio, ma facendo da me spendo solo 92,32 euro, e non è affatto complicato, anche se dovrò perdere una mattina all’ufficio ACI Provinciale .
Comunque su 92,32 euro totali ben il 47,51% sono per l’imposta di bollo ! Euro 43,86, quasi la metà della spesa va allo Stato e mi salta all’occhio il contrasto con l’importo dovuto a chi invece lavora davvero per produrre i documenti necessari .
Infatti per l’autentica della firma sul certificato di proprietà l’ufficio anagrafe del comune mi chiede :
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una marca da bollo da € 14,62
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52 centesimi per i diritti di segreteria .
Se per il delicato compito dell’autentica della firma (l’ufficiale di anagrafe testimonia e documenta che chi pone la firma sia realmente il venditore dello scooter) il comune mi chiede solo 52 centesimi, lo Stato che non fa nulla in questa transazione mi chiede quasi 15 Euro .
Quando mi recherò all’ufficio provinciale dell’ACI per registrare il passaggio di proprietà (entro 60 giorni dalla firma) mi saranno richiesti € 77,18 così suddivisi:
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Emolumenti e diritti: pari a € 20,92 (sono le competenze dovute all’ACI)
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Imposta Bollo: pari a € 29,24 (assolta in modo virtuale e riversata allo Stato)
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Importi di competenza Dipartimento dei Trasporti: pari a € 27,02
L’ACI che si occupa della registrazione ed il Ministero dei Trasporti che giustamente è competente per queste cose singolarmente costano meno dell’Imposta di Bollo da versare allo Stato.
Ricordo che in origine l’imposta di bollo è nata per ripagare l’ufficio pubblico della carta utilizzata e del lavoro svolto dagli impiegati. In questo contesto l’imposta di bollo che mi è richiesta 2 volte per la medesima pratica è assolutamente ingiustificata.
Ma quello che risalta maggiormente è l’esosità dell’imposta di bollo in confronto agli altri importi.
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