Abolita la marca da bollo sulla certificazione dei praticanti avvocati

Per i praticanti avvocati vige l’obbligo di conseguire venti certificazioni a semestre a convalida del praticantato .

Il Tribunale di Sorveglianza di Napoli aveva dato una interpretazione normativa per cui la certificazione della presenza ad ogni udienza è soggetta al pagamento di una marca da bollo da 3,54 euro.

I praticanti sono subito insorti contro questa richiesta:  “La richiesta del contributo per certificare ogni udienza rappresenta una interpretazione normativa che per noi significa, in un periodo di grave recessione economica, dover sostenere un ulteriore onere, considerato che per i praticanti avvocati la certificazione è un obbligo a cui non è possibile sottrarsi”. L’Unione dei penalisti under 40 ha chiesto dunque nei giorni scorsi chiarimenti al presidente del Tribunale di Sorveglianza.

 Per fortuna la risposta è stata celere e risolutiva.

E’ stato Abolito il pagamento della marca da bollo di 3,54 euro per certificare la presenza in udienza da parte dei praticanti, dinanzi al Tribunale di Sorveglianza di Napoli.

Pur riconoscendo la correttezza della propria interpretazione legislativa il Tribunale  ha disposto che i cancellieri non rilascino più un certificato per ciascuna udienza, quindi soggetto a bollo, ma solo un ‘visto per la verità’, esente dal pagamento per i diritti, documento che il consiglio riterrà valido per attestare la presenza del praticante in udienza”.

Il diritto di 3,54 euro, intanto, continua ad essere richiesto anche in altri uffici giudiziari, per esempio negli uffici del Giudice di Paceo  in qualche cancelleria del Tribunale di Nola.

Ma, come successo a Napoli,la via per evitare questo balzello esiste e basta un po’ di buona volontà ed iniziativa da parte degli organi preposti per venire incontro alle legittime richieste dei praticanti in legge.