Da fissa a progressiva l’imposta di bollo sul conto corrente
La Commissione bilancio della Camera ha approvato l’emendamento proposto da Marco Causi (PD) alla Legge di Stabilità in corso di approvazione, concernente la riformulazione dell’imposta di bollo su conti correnti bancari e postali.
L’emendamento prevede che, fatto salvo l’esenzione dal bollo per il conto corrente con giacenza media sotto i 5.000 euro, l’imposta di bollo per i conto correnti fino a 17.000 euro sia pari al 2 per mille della giacenza media.
Perchè il tetto dei 17.000 euro ? Perchè oltre quella cifra il prelievo progressivo supererebbe la quota fissa annuale, pari a € 34,20.
Dal 2014 quindi, salvo sorprese, l’imposta di bollo sui conti corrente sarà così strutturata:
Giacenza media fino a 4.999,99 euro: esente
Giacenza media tra 5.000,00 euro e 16.999,99 euro imposta progressiva del 2 per mille
Giacenza media tra 17.000,00 e 249.999,99 bollo fisso di € 34,20
Giacenza media pari o superiore a 250.000,00 euro maggior prelievo, con l’aumento del tetto massimo della tassa da 4.500 a 10mila euro.
Il minor costo del bollo per la seconda fascia infatti, secondo l’emendamento, è finanziato da un maggior prelievo ai correntisti tra i 250.000 e i 500.000 euro
Da una parte viene sanata, almeno in parte, la mancanza di progressività dell’imposta di bollo sul conto, che tante critiche aveva suscitato con l’entrata in vigore del decreto Salva Italia del 2011 che fissava il bollo ad € 34,20 fisso per le persone fisiche.
Dall’altra protesta l’opposizione, denunciando che ci sarà chi pagherà di più e non di poco, prevedendo una “piccola patrimoniale” che costerà agli italiani 800 mila euro.
Lascia un commento