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La marca da bollo ferma la diffusione dei certificati digitali

logo comune di monzaLeggo con piacere che il Comune di Monza ha ulteriormente migliorato  l’innovativo servizio che consente di rilasciare certificati anagrafici online.

Con un progetto approvato dal Ministero dell’Interno il sito comunale permette già da diversi anni di richiedere i certificati anagrafici online, ma fino al marzo scorso era necessario recarsi presso gli uffici del Comune per ritirare il certificato richiesto, perchè un documento stampato semplicemente dalla propria stampante non era ritenuto valido agli effetti di Legge.

Con il nuovo sistema di timbro digitale si supera questa difficoltà ed è ora possibile richiedere, visualizzare e ricevere i certificati accedendo al sito dei Servizi online ed autenticandosi con le proprie credenziali private.

Il timbro consiste in un codice a barre bidimensionale capace di riprodurre il certificato stesso e la relativa firma digitale, in modo da renderlo univoco e verificabile. Un documento con piena validità giuridica che sarà inviato automaticamente alla propria casella di posta elettronica, anche non certificata.

Tra i vantaggi, oltre che il risparmio di tempo, anche quello di denaro. Il certificato telematico non prevede infatti alcun diritto di segreteria e viene emesso in maniera totalmente gratuita.

Purtroppo però per alcuni usi questi documenti rilasciati online non sono validi perchè in certi casi è richiesta l’apposizione della marca da bollo.

Quindi se è richiesto il certificato in bollo si dovrà comunque uscire di casa per provvedere all’apposizione della sola marca da bollo .

Questo comporta, oltre alla spesa, anche l’interruzione del flusso digitale. Infatti se si richiede un certificato all’anagrafe non è per metterlo in un cassetto, ma per utilizzarlo con altri uffici della pubblica amministrazione o altre pratiche.

Il dover presentare il documento con la marca da bollo impedisce di poter semplicemente inoltrare via email  all’ufficio richiedente il documento appena ricevuto.

Si interrompe così a metà un’innovazione a cui invece lo stesso Ministro della funzione pubblica Renato Brunetta aspira: la digitalizzazione dei documenti e della pubblica amministrazione stessa.  Ma si spera che il Ministro si renda conto di questo controsenso.

Ancora una volta la marca da bollo è antiquata, ferma il progresso e rende più difficili i rapporti con la pubblica amministrazione.


La marca da bollo ferma la diffusione dei certificati digitali ultima modifica: 2011-04-27T18:54:06+02:00 da admin

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