La Regione Sicilia fa ricorso contro l’aumento delle marche da bollo
La delibera numero 293 del 21 agosto 2013 della Giunta Crocetta che ricorre alla Corte costituzionale contro la legge n. 71 del 24 giugno 2013 e nello specifico contro l’art.7 bis ha creato un bel po’ di polemiche .
La Legge richiamata è quella che ha disposto l’aumento delle marche da bollo a partire dal 26/06/2013, portando per esempio le marche ordinarie da € 14,62 a € 16,00 e la marca che si mette sulle ricevute fiscali da € 1,81 ad € 2,00.
L’aumento è giustificato con il reperimento dei fondi per la ricostruzione dell’Aquila ed al ripristino dei danni causati dal sisma del 2009, stanziando attraverso questo provvedimento 1,2 miliardi di euro in 6 anni .
Dalle parti della città abruzzese quando hanno sentito del ricorso della regione Sicilia contro lo Stato per questi fondi indispensabili, si sono scaldati gli animi. La Sicilia è contro l’Abruzzo ?
L’’assessore all’Economia della Regione siciliana stempera gli animi e chiarisce che non c’è nessun ostacolo ad utilizzare l’aumento delle marche da bollo per la ricostruzione post-terremoto.
Ma visto che il provvedimento finanzia la ricostruzione in 6 anni, la Regione Sicilia vorrebbe sapere cosa succederà dopo il 2018. Dove finirà l’aumento del bollo adesso stabilito ? La Regione siciliana ha impugnato il provvedimento sull’aumento dell’imposta di bollo da devolvere per il sisma dell’Aquila, perché il decreto sulle emergenze non prevede limiti temporali al provvedimento.
Perchè proprio la Sicilia si interessa così tanto dell’aumento del bollo statale ? Perchè secondo lo Statuto della Regione Sicilia, il bollo è un tributo erariale di spettanza regionale. Per disposizione della legge 71/2013 gli aumenti sono tutti destinati alla ricostruzione e quindi non incassabili dalla regione siciliana.
Ma dopo la ricostruzione questi aumenti del bollo finiranno nelle casse della regione ? Oppure finita l’emergenza sarà annullato l’aumento ? Oppure questi importi non più spesi in Abruzzo andranno ad ingrassare il bilancio dello Stato ?
E’ questo che chiede la Regione Sicilia alla corte costituzionale.
Lascia un commento