Marca da bollo sul passaporto in Tunisia

(Fonte ansamed.info)

E’ entrata ufficialmente in vigore a partire dal 1 ottobre, con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale tunisina, la disposizione della nuova legge finanziaria 2014 N° 54 che prevede il pagamento di una tassa di 30 dinari (circa 15 euro) per i cittadini stranieri,compresi i minori, non residenti in uscita dalla Tunisia.

Il pagamento della nuova tassa, definita “di solidarietà” e destinata a risollevare le finanze pubbliche, viene effettuato tramite l’acquisto di marca da bollo da applicare sul passaporto, ed è disponibile presso porti e aeroporti, posti di frontiera di transito terrestre e sedi dell’agenzia delle entrate locale. Il Ministero del Turismo ha predisposto una commissione tecnica con il compito di sovraintendere alle operazioni di applicazione della tassa.

Per evitare le code d’attesa il giorno della partenza, i viaggiatori sono invitati ad acquistare la marca da bollo all’arrivo o durante il periodo di soggiorno.

L’introduzione di questo provvedimento sta causando malcontento e proteste tra algerini e libici che si recano spesso in Tunisia per motivi di lavoro. Le autorità libiche a loro volta stanno valutando l’ipotesi di far pagare ai residenti tunisini in Libia per più di tre mesi una tassa di 100 dinari libici.

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A differenza dell’Italia che impone una tassa sul passaporto ai cittadini italiani, lo stato tunisino impone la stessa tassa ai cittadini stranieri per tornare a casa loro. Una sorta di riscatto per essere rilasciati.

E’ da capire bene come mai sia stata imposta la tassa per le partenze e non, come sarebbe più logico ed accettabile per gli ingressi nel paese.