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Marche da bollo riciclate

tribunaleLa Legge impone che su determinati documenti sia posta la marca da bollo per renderli validi e presentabili per una qualsivoglia procedura.

Gli impiegati che ricevono la pratica sono tenuti a controllare che nel momento in cui viene presentata vi sia regolare marca da bollo, anche se di fatto non lavorano per l’amministrazione statale che trae guadagno dall’imposta di bollo .

Però tutti gli impiegati degli enti locali devono svolgere questo lavoro di controllo ed esazione per lo Stato Centrale.

E certamente svolgono tutti con dovere questa loro mansione e controllano se la pratica è presentata con tutti i criteri, compresa la marca da bollo.

Ma vista l’inutilità pratica di questo francobollo, una volta archiviata la pratica nessuno ha più motivo e dovere di controllare che la marca da bollo resti attaccata al documento originale.

Questo crea la possibilità oltre che della contraffazione anche del furto delle marche da bollo per la delinquenza comune.

Un dubbio che ho avuto sempre presente mi è stato confermato da recenti fatti di cronaca riportati da un articolo de ‘Il Corriere‘ del 23 aprile 2012:

BARLETTA – Marche da bollo sparite dai fascicoli dei procedimenti civili del tribunale di Barletta, per essere probabilmente riutilizzate in altri incartamenti.

Il trucco è semplice: si tratta di valori bollati non annullati, che una volta staccati possono essere infatti applicati ad altri faldoni come se fossero appena stati comprati.

Sarebbero almeno una cinquantina i fascicoli ritrovati senza marche bollate e, in molti casi, si tratta di procedimenti piuttosto datati. Per questo, potrebbe non essere facile risalire agli autori di quello che potrebbe configurarsi come un peculato.

L’ipotesi degli inquirenti è che  i responsabili siano all’interno della stessa sezione distaccata del tribunale o che, comunque, si tratti di persone che abbiano libero accesso a scaffali e fascicoli dell’edificio dove si tengono tanto le udienze penali del monocratico che quelle civili.

Difficile infatti pensare a ladri, arrivati nottetempo, per impadronirsi delle marche obbligatorie per il deposito degli atti legali e che hanno valore di diverse decine di euro ciascuna.

Il danno provocato sarebbe allo Stato, perché una stessa marca da bollo verrebbe utilizzata almeno due volte.

I casi rilevati fino ad ora e segnalati ai carabinieri, potrebbero comunque non essere gli unici. Per questo, ora dovranno essere passati al setaccio tutti i fascicoli presenti nella sezione distaccata di Barletta del tribunale di Trani, per verificare se ci siano altre marche da bollo sparite.

E la verifica dovrà partire proprio dai fascicoli più vecchi, quelli che difficilmente potrebbero essere richiesti essendo relativi a procedimenti già chiusi. L’ipotesi più inquietante è che si tratti di una pratica diffusa e datata.


Marche da bollo riciclate ultima modifica: 2012-04-24T17:21:36+02:00 da admin

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