Rubava i soldi delle marche da bollo. Condannato funzionario del Comune
Riporto la notizia apparsa su marsala.it, quotidiano marsalese indipendente di informazione on line.
Un funzionario del Comune di ******* (non ci interessa chi, ma il fatto), è stato condannato a due anni e un mese di carcere (pena condonata per indulto) dal tribunale di Marsala, che lo ha riconosciuto colpevole di peculato.
Per anni responsabile dell’ufficio vitivinicolo del Comune avrebbe intascato denaro – che serviva per le marche da bollo – consegnatogli da contadini e tecnici del settore agricolo per pratiche di inserimento di terreni nell’albo vitivinicolo.
Il funzionario è stato condannato anche al pagamento di un risarcimento danni di 10 mila euro in favore del Comune, che nel processo si è costituito parte civile.
Per anni il comune non si è accorto di nulla. Questo per due motivi:
1- in effetti al comune non risultava nessuna minore entrata. Gli importi delle marche da bollo sono destinati allo Stato e non al Comune.
Se il funzionario era autorizzato a rivendere le marche da bollo era solo per rendere un servizio al cittadino, evitandogli di doversi recare in tabaccheria prima di fare le pratiche in comune, ma l’ente locale non è assolutamente obbligato a fornire la marca da bollo.
Anzi per poter fornire la marca da bollo al cittadino il comune deve anche prevedere pratiche impegnative, come la tenuta di un registro di entrata ed uscita dei valori bollati, la fornitura di numerose marche da bollo e la loro contabilizzazione e conservazione in cassaforte. Inoltre il funzionario che rivende i valori bollati deve essere incaricato dei servizi di tesoreria e ricevere la relativa indennità. Pertanto il Comune non ha nessun interesse a fornire ai cittadini le marche da bollo, se non per agevolare il servizio.
2- Il funzionario ha agito indisturbato per anni perchè la marca da bollo è sostanzialmente inutile alle pratiche che gestiva. E’ il pagamento di una imposta statale, che non influisce in nessun modo sull’avanzare delle pratiche negli enti locali.
Pratiche e relative marche da bollo vengono archiviate ed in molti casi mai consultate dopo l’informatizzazione e se anche vengono ritirate dai loro polverosi schedari non è certo per controllare la presenza della marca da bollo, controllo che i funzionari comunali sono tenuti a fare solo in fase di ricezione delle pratiche soggette a bollo, ma mai successivamente.
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