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Un contributo per riscaldare le famiglie indigenti. In bollo !

serve la marca da bollo per il Bon de Chauffage Aosta

Apprendo da una notizia AdnKronos che la regione Val d’Asta ha attiva una giusta e meritoria iniziativa per la distribuzione di contributi ai suoi cittadini indigenti per le spese di riscaldamento .

La regione ha un fondo con cui aiuterà a scaldarsi, e quindi mantenere in salute, i suoi cittadini più bisognosi .

Dall’articolo online un breve riassunto:

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Da lunedì prossimo, 12 gennaio, inizierà l’apertura dedicata pomeridiana dello sportello amicoinComune per il ritiro delle domande del “Bon de chauffage” delle famiglie residenti ad Aosta che non hanno mai fruito del contributo.

 COS’E’ IL “BON DE CHAUFFAGE”? E’ un sostegno economico alle famiglie, previsto a livello regionale, mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico.

CHI NE HA DIRITTO? I criteri prevedono che il contributo venga concesso alla famiglia anagrafica, residente nel territorio regionale al 1° gennaio 2014 e per ciascuna abitazione è riconosciuto soltanto un contributo annuale. L’entità del contributo è in rapporto al numero dei componenti della famiglia anagrafica risultante al 1 gennaio 2014, modulata secondo il reddito imponibile annuale 2013 della famiglia stessa.

COME RICHIEDERLO? […] Le famiglie anagrafiche che non hanno mai fruito del contributo, residenti nel Comune di Aosta, dovranno presentare la domanda in bollo da 16 Euro.

E’ prevista la presentazione della domanda in bollo anche nei casi di variazione dell’intestatario della scheda anagrafica, fatta eccezione per i casi conseguenti al decesso del medesimo.

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Quindi il comune di Aosta, tramite fondi regionali distribuisce denaro alle persone bisognose e lo Stato incassa 16 euro per ogni domanda presentata, anche se poi non ha effettivamente diritto al contributo.

Come al solito l’Ente locale si adopera per i suoi cittadini, trova fondi, elargisce contributi e lo Stato Centrale tassa il cittadino.

E’ assurdo che prima si riconosca che ci siano famiglie in tale stato di bisogno da aver necessità di un aiuto economico per scaldarsi, diritto basilare, e poi si richieda alle stesse famiglie di sborsare 16 euro .  E di versare questi 16 euro in bollo anche per una attività meramente burocratica come comunicare una variazione dello stato di famiglia per cui cambia il richiedente del contributo .

Se proprio non si riesce a cancellare la marca da bollo, è urgente e necessaria una sua revisione, in modo da individuare meglio le casistiche in cui deve essere richiesta (quando è il cittadino a rivolgersi allo Stato chiedendo un servizio) esentando i casi in cui il pagamento della marca da bollo è un controsenso, come nel caso di elargizione di contributi alle famiglie bisognose .

Un contributo per riscaldare le famiglie indigenti. In bollo ! ultima modifica: 2015-01-09T19:48:29+01:00 da admin-Salvatore

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