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Usa l’autocertificazione, non pagherai il bollo

Stiamo qui tutti a protestare contro la marca da bollo, ritenendola iniqua, inutile, complicata e dispendiosa e poi molti non approfittano ddella possibilità di usare l’autocertificazione esente da bollo.

E’ incredibile come dopo tanti anni dalla sua introduzione ancora molte persone non ne conoscono l’esistenza e l’efficacia e continuino ad andare all’anagrafe comunale a richiedere certificati anagrafici, che a norma di KLegge, salvo alcune eccezioni, devono essere rilasciati con marca da bollo da 16 euro.

L’ignoranza è così diffusa che ha portato un cittadino di Vibo Valentia a fare una denuncia pubblica verso l’amministrazione che gli ha fatto pagare la marca da bollo su un certificato anagrafico, sostenendo che i comuni limitrofi la rilasciassero senza bollo.

La risposta dell’Amministrazione è stata corretta rispondendo che “con l’avvento dell’autocertificazione i rapporti tra cittadini e amministrazione si sono semplificati, potendo molti documenti essere ‘autodichiarati’ dall’interessato stesso; in tutta Italia, alcuni certificati possono essere rilasciati in carta semplice, mentre per altri c’è bisogno dell’imposta di bollo”.

usa l'autocertificazione

Ad esempio tutti i certificati anagrafici sono soggetti all’imposta di bollo di 16,00 euro (più le spese per diritti di segreteria), ma tutti possono essere sostituiti dall’autocertificazione per essere presentati ad amministrazioni pubbliche o a gestori di servizi pubblici. Il certificato anagrafico è esente da bollo solo quando la richiesta venga fatta da uno studio legale o da un avvocato per uso giudiziario come la notifica di un atto di precetto, una citazione o altro atto giudiziario.

Cosa si può autocertificare

L’autocertificazione è una semplice dichiarazione scritta e firmata dal cittadino, senza firma autenticata e senza bollo, che sostituisce i certificati e documenti richiesti dalle amministrazioni pubbliche e dai gestori dei servizi pubblici.

Con una semplice dichiarazione sostitutiva di certificazione si possono autocertificare:

Dati anagrafici e di stato civile

  • Nascita
  • Residenza
  • Cittadinanza
  • Godimento dei diritti politici
  • Stato civile
  • Esistenza in vita
  • Nascita dei figli
  • Morte del coniuge, del genitore, del nonno, del figlio, del nipote
  • Maternità
  • Paternità
  • Separazione o comunione dei beni
  • Stato di famiglia
  • Tutte le annotazioni contenute nei registri di stato civile

Titoli di studio e qualifiche professionali

  • Titolo di studio
  • Qualifica professionale
  • Esami sostenuti
  • Titolo di specializzazione
  • Titolo di abilitazione
  • Titolo di aggiornamento
  • Titolo di qualificazione tecnica
  • Titolo di formazione

Situazione economica – fiscale e reddituale

  • Reddito
  • Situazione economica
  • Assolvimento obblighi contributivi
  • Possesso e numero di codice fiscale
  • Possesso e numero di partita IVA
  • Tutti i dati contenuti nell’anagrafe tributaria
  • Vivere a carico

Posizione giuridica

  • Legale rappresentante
  • Tutore
  • Curatore
  • Non aver riportato condanne penali

Altri dati

  • Iscrizione in albi o elenchi tenuti dalle Pubbliche Amministrazioni
  • Posizione agli effetti degli obblighi militari
  • Stato di disoccupazione
  • Qualità di pensionato e categoria di pensione
  • Qualità di casalinga
  • Qualità di studente
  • Iscrizione ad associazioni o formazioni sociali

L’autocertificazione può essere presentata da un’altra persona o essere inviata per posta o via fax. L’autocertificazione deve essere accompagnata dalla copia di un documento di identità.

Nel caso in cui si rendano dichiarazioni false la legge prevede sanzioni penali e la perdita dei benefici ottenuti. Le amministrazioni sono tenute ad effettuare i controlli sulla veridicità delle autocertificazioni presentate dall’interessato.

Possono fare l’autocertificazione:

  • I cittadini italiani
  • I cittadini della Comunità Europea
  • I cittadini extracomunitari residenti in Italia possono autocertificare solo i dati e i fatti che possono essere verificati presso soggetti pubblici e privati italiani

Chi deve accettare l’autocertificazione e la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà:

  • Le amministrazioni e gli enti pubblici (Ministeri, Comuni, Province, ordini professionali, Inps ecc.)
  • I gestori di servizi pubblici (Enel, aziende di trasporto, F.S., Poste con l’esclusione dei servizi di bancoposta, ecc)Comuni, scuole, università e motorizzazione civile non possono chiedere certificati, ma solo autocertificazioni.
  • Le amministrazioni pubbliche non possono richiedere gli estratti degli atti di stato civile. Saranno le amministrazioni ad acquisirli direttamente presso i comuni.

La mancata accettazione dell’autocertificazione costituisce violazione dei doveri d’ufficio.

Usa l’autocertificazione, non pagherai il bollo ultima modifica: 2021-03-27T10:52:43+01:00 da admin-Salvatore

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