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Bollo su saldo conto corrente 2022

Con l’estratto conto di dicembre molte banche, che non hanno addebitato l’importo mensilmente o trimestralmente, provvedono all’incasso dell’imposta di bollo sul conto corrente. 34,20 euro in tutto per le persone fisiche e 100,00 euro per le imprese, per ogni conto corrente soggetto all’imposta. L’unica nota positica è che da anni non ci sono aumenti.

Introdotta nel 2012 dal Governo Monti, l’imposta di bollo sul saldo del conto viene addebitata direttamente dal conto corrente bancario o postale. E’ dovuta per i conti con giacenza media superiore a 5 mila euro. Si applica sugli estratti conto, ma anche sui rendiconti dei libretti di risparmio e sui prodotti finanziari.

imposta di bollo su conto corrente

Diversamente se si tratta di conti deposito l’imposta di bollo non è fissa: a differenza di quella prevista sui conti correnti, infatti, quella sui conti deposito è pari allo 0,2% delle giacenze. Nella pratica, si tratta di un’imposta del 2 per mille sull’importo presente sul saldo medio del deposito.  Per le persone fisiche non sono state fissate soglie minime, mentre per le persone giuridiche il livello massimo di imposizione è pari a 14.000 euro. 

Tale tassa viene prelevata in modo proporzionale per i giorni o settimane in cui si supera quota 5 mila euro. Questo vuol dire che se, a titolo di esempio, nei primi 5 mesi risultano depositati duemila euro, allora non bisogna pagare l’imposto di bollo. Quest’ultima, invece, dovrà essere pagata se in seguito si supera quota 5 mila euro.

La pandemia globale ha influito anche su questa imposta di bollo perché  in generale tutti sono orientati a risparmiare, o comunque volenti o no a spendere meno, accumulando il risparmio sui loro conti. Quindi quest’anno anche chi finora ha avuto una giacenza media di poco conto, può darsi che arrivi alla quota di cinquemila euro e sia soggetto al pagamento.

Il calcolo del valore della giacenza si ottiene sommando i saldi giornalieri del conto corrente e dividendo il tutto per i giorni di rendicontazione.

Come non pagare l’imposta di bollo su C/C

Come già detto, l’imposta di bollo viene applicata, annualmente, su giacenze di denaro oltre i 5 mila euro.

Quindi non deve essere pagata in presenza di conti con una giacenza media inferiore a tale importo. E’ piuttosto complicato gestire il conto stando attendi a non superare questo importo, comunque oggi i conti correnti sono usati come fondo di pagamento, per le utenze, per il prelievo al bancomat, e si preferisce investire i risparmi in altri contesti più fruttuosi. Tanti movimenti quindi, ma forse non tanta liquidità da essere soggetti all’imposta.

Comunque l’imposta è calcolata individualmente su ogni conto corrente. Se si hanno più conti correnti soggetti al pagamento dell’imposta, che tutti gli anni superano la giacenza media stabilita, per risparmiare l’imposta si può pensare di far confluire tutto su un unico conto e chiudere gli altri non più utilizzati. In questo modo si pagherà l’imposta una volta sola (di importo fisso, quindi non sale con l’aumetnare del saldo) e non tante volte quanti sono i conti intestati.

Hanno diritto all’esenzione dell’imposta di bollo anche coloro esclusi dalle spese bancarie e postali, in presenza di un Isee con valore massimo pari a 7.500 euro. 

Non bisogna pagare l’imposta di bollo nel caso in cui il saldo del conto corrente sia in rosso, ovvero pari a zero, ma attenzione alle novità bancarie 2022: da gennaio 2022 se il conto è in rosso non ci sarà nessun addebito automatico e il titolare del conto risulterà inadempiente in relazione al pagamento di utenze, rate di prestiti e altri pagamenti. Sempre a partire dal nuovo anno, trascorsi tre mesi di mancati pagamenti da 100 euro o oltre, la banca potrà segnalare i conti correnti in rosso al CRIF (Centrale Rischi Finanziari) e classificare la relativa posizione dei titolari come cattivi pagatori.

Bollo su saldo conto corrente 2022 ultima modifica: 2021-12-30T15:43:24+01:00 da admin-Salvatore

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