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Come reagire alle lettere del fisco sul mancato bollo

Se avete ricevuto una lettera del fisco che vi segnala un mancato o insufficiente versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, non fatevi prendere dal panico. Si tratta di una comunicazione “amichevole” che vi invita a regolarizzare la vostra posizione fiscale, evitando sanzioni e interessi. In questo articolo vi spieghiamo come fare.

Cos’è una comunicazione “amichevole” del fisco

Una comunicazione “amichevole” del fisco è una lettera che vi viene inviata dall’Agenzia delle Entrate quando viene riscontrata una discrepanza tra i dati delle vostre fatture elettroniche e i versamenti dell’imposta di bollo che avete effettuato.

Questa lettera non ha valore di accertamento fiscale, ma è solo un invito a verificare la vostra situazione e a correggere eventuali errori o omissioni. Se seguite le indicazioni della lettera e pagate l’imposta di bollo mancante entro 30 giorni dalla data di ricevimento, non dovrete pagare alcuna sanzione o interesse.

compliance fiscale imposta di bollo

Questa comunicazione fa parte delle iniziative di compliance fiscale, cioè di quelle azioni che il fisco mette in atto per favorire l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari da parte dei contribuenti, senza ricorrere a controlli formali o a sanzioni. L’obiettivo è quello di semplificare la vita ai contribuenti onesti e di recuperare le entrate evase in modo più efficace e meno conflittuale.

Cos’è l’imposta di bollo e quando si paga

L’imposta di bollo è una tassa indiretta che si applica a determinati atti, documenti e registri redatti in forma scritta. Tra questi rientrano anche le fatture elettroniche, cioè i documenti di vendita o di prestazione di servizi trasmessi in formato digitale tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.

L’imposta di bollo sulle fatture elettroniche si paga solo se queste riguardano operazioni esenti o non imponibili ai fini IVA, oppure se sono emesse da soggetti che applicano il regime forfettario o il regime dei minimi. In questi casi, infatti, l’imposta di bollo sostituisce l’IVA come tributo sul consumo.

L’importo dell’imposta di bollo è pari a 2 euro per ogni fattura elettronica con importo superiore a 77,47 euro. Se l’importo della fattura è inferiore o uguale a questa soglia, non si paga l’imposta di bollo.

Il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche deve essere effettuato entro il termine previsto per il versamento dell’IVA relativa al periodo di riferimento (mensile o trimestrale). Tuttavia, se l’importo dovuto per le fatture emesse in un trimestre non supera i 5.000 euro, è possibile pagare entro il trimestre successivo senza sanzioni e interessi.

Come funzionano le lettere del fisco sul mancato bollo

Le lettere del fisco sul mancato bollo sono delle comunicazioni “bonarie” che l’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti che hanno emesso fatture elettroniche soggette a bollo senza aver versato l’imposta dovuta o in misura inferiore a quella corretta.

Queste lettere hanno lo scopo di favorire la compliance fiscale, cioè l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari, e sono previste dall’atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per il triennio 2023-2025, documento redatto dal ministero dell’economia e delle finanze in attuazione del PNRR (il piano nazionale di ripresa e resilienza).

Le lettere del fisco sul mancato bollo si basano sui dati delle fatture elettroniche trasmessi tramite il Sistema di Interscambio e confrontati con i versamenti effettuati dai contribuenti. Se viene riscontrata una differenza tra l’imposta dovuta e quella pagata, la lettera segnala l’importo da regolarizzare e il codice tributo da utilizzare.

Come rispondere alle lettere del fisco sul mancato bollo

Se avete ricevuto una lettera del fisco sul mancato bollo, avete due possibilità:

  • Se riconoscete la fondatezza della comunicazione, potete provvedere al pagamento dell’imposta di bollo mancante entro 30 giorni dalla data di ricevimento della lettera, utilizzando il modello F24 e il codice tributo indicato nella stessa. In questo modo, eviterete l’applicazione di sanzioni e interessi.
  • Se ritenete che la comunicazione sia errata o infondata, potete presentare una richiesta di rettifica o di annullamento della stessa, entro 30 giorni dalla data di ricevimento della lettera, utilizzando il modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Nella richiesta, dovrete indicare i motivi per cui contestate la comunicazione e allegare la documentazione probante.

In entrambi i casi, dovrete inviare la vostra risposta tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo indicato nella lettera.

Conclusioni

Le lettere del fisco sul mancato bollo sono delle comunicazioni “amichevoli” che vi invitano a regolarizzare la vostra posizione fiscale in merito all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Se avete ricevuto una di queste lettere, non ignoratela, ma verificate la sua correttezza e rispondete entro 30 giorni, pagando l’imposta dovuta o contestando la comunicazione. In questo modo, potrete evitare sanzioni e interessi e mantenere in regola il vostro rapporto con il fisco.

Come reagire alle lettere del fisco sul mancato bollo ultima modifica: 2023-06-16T14:25:14+02:00 da admin-Salvatore

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